PNES - Piano Nazionale Equità nella Salute
🔗 PROGRAMMA NAZIONALE EQUITÀ NELLA SALUTE
PNES - Ministero della Salute - PNES - INMP
Il Programma Nazionale Equità nella Salute, previsto nell’Accordo di Partenariato dell’Italia sulla Programmazione della politica di coesione 2021-2027, è stato approvato con Decisione di esecuzione della Commissione Europea C (2022) 8051 del 4 novembre 2022.
Il PNES interviene nelle sette Regioni meno sviluppate del Paese (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) per rafforzare i servizi sanitari e renderne più equo l’accesso.
In queste Regioni si registrano infatti, rispetto al resto del Paese, minori livelli di soddisfacimento degli standard definiti a livello nazionale (LEA, Livelli Essenziali di Assistenza) e maggiori difficoltà finanziarie e organizzative nella gestione del servizio sanitario.
Per perseguire la promozione, il mantenimento e il recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione è necessario sia che i servizi sanitari garantiscano la qualità delle prestazioni erogate (azioni di sistema) sia che l’organizzazione sanitaria includa attivamente le fasce più vulnerabili della popolazione, che subiscono più frequentemente e gravemente gli effetti delle barriere di accesso economiche, sociali e culturali.
Il PNES si articola in quattro aree prioritarie di intervento e per realizzazione delle relative attività ha identificato due Organismi intermedi:
AREA Contrastare la povertà sanitaria |
INMP Istituto Nazionale salute, Migrazioni e Povertà |
AREA Il genere al centro della cura |
Regione Campania |
AREA Prendersi cura della salute mentale |
|
AREA Maggiore copertura degli screening oncologici |
🔗 PNES INMP
Contrastare la povertà sanitaria
- Cosa prevede l'area di intervento
L'area di intervento "Contrastare la povertà sanitaria" ha l’obiettivo di ridurre le barriere di accesso ai servizi sanitari e sociosanitari per le persone vulnerabili dal punto di vista socio-economico, mediante il paradigma della sanità pubblica di prossimità, dell’inclusione attiva, dell’integrazione sociosanitaria e di comunità.
- Come verrà realizzata
Attraverso un approccio di offerta attiva extra moenia si prevede l’erogazione delle prestazioni sanitarie mediante personale sanitario e socio-sanitario dedicato da utilizzare in attività di outreaching, che operi anche in ambulatori mobili, oltre che in spazi già esistenti, in collaborazione con tutte le articolazioni del territorio (a titolo esemplificativo e non esaustivo, Enti del Terzo settore, parrocchie e strutture dei servizi sociali dei Comuni). L'obiettivo è raggiungere le persone hard to reach e la popolazione invisibile ai servizi sanitari, per soddisfarne i bisogni di cura all’interno di percorsi clinico-assistenziali e attraverso, quando necessario, l’erogazione di medicinali e dispositivi i cui costi sono a carico del paziente e il referral verso le strutture della medicina territoriale o ospedaliere.
- Chi contribuirà alla realizzazione dell'intervento
Funzionali a tale modalità operativa saranno gli accordi di co-progettazione con gli Enti del Terzo settore e il coinvolgimento, nel partenariato operativo, dei servizi sociali dei Comuni, per facilitare ingaggio e compliance delle persone in povertà sanitaria.
Gli Enti del Terzo settore forniranno supporto alle ASL nell’individuazione e nella qualificazione dei bisogni di salute e faciliteranno la presa in carico efficace dei destinatari delle azioni all’interno dei percorsi clinico assistenziali. Ancora, gli Enti del Terzo settore potranno supportare le ASL nell’ingaggio efficace dei destinatari collaborando con i servizi socio-assistenziali attivi sul territorio.
Documenti utili:
🔗 Delibera ASL Salerno n.994 del 24 giugno 2024
🔗 Delibera INMP n. 345 del 4 ottobre 2024
🔗 Delibera ASL Salerno n. 1718 del 13 novembre 2024
PNES Regione Campania
Il genere al centro della cura
- Cosa prevede l'area di intervento
L'area di intervento "Il genere al centro della cura" intende rafforzare i servizi sanitari per rendere le problematiche della salute di genere centrali rispetto ai percorsi clinico-assistenziali relativi ad alcune delle principali patologie con prevalenza connessa al genere, nella consapevolezza della sua trasversalità e multidisciplinarità.
L’obiettivo è intervenire sull’organizzazione della rete dei Consultori Familiari, per renderli più funzionali alla presa in carico in un'ottica di medicina di genere.
- Come verrà realizzata
Verranno individuati e sperimentati percorsi facilitati e integrati per il riconoscimento precoce di bisogni speciali legati al genere e la loro trattazione con percorsi ad hoc.
Particolare attenzione sarà dedicata alla formazione del personale, all’organizzazione dei servizi, all’individuazione di percorsi diagnostico terapeutici genere-specifici, attenti ai comportamenti dell’individuo che determinano gli stili di vita o il ruolo sociale, alla diversa incidenza di particolari patologie tra uomini e donne, al diverso ricorso ai servizi sanitari e al diverso atteggiamento nei confronti della medesima malattia.
- Chi realizzerà l'area di intervento
L’intervento prevede un’azione a livello centrale volta all’individuazione di percorsi, modelli, buone pratiche da attuare in via sperimentale a livello locale nelle Regioni oggetto del PN. I risultati della sperimentazione potranno essere diffusi e resi disponibili a tutte le Regioni e Province Autonome.
Prendersi cura della salute mentale
- Cosa prevede l'area di intervento
L’obiettivo dell'area "Prendersi cura della salute mentale" è rafforzare la resilienza dei servizi sanitari e potenziare la capacità dei Centri di salute mentale, interni ai Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) delle ASL, tramite la sperimentazione di modelli integrati di collaborazione con servizi sociali e Enti del Terzo Settore, orientati alla presa in carico personalizzata della persona con problemi di salute mentale, volta a favorire il recupero dell'autonomia personale e il ripristino delle competenze sociali (recovery).
- Come verrà realizzata
Saranno sperimentati e promossi all’interno dei Dipartimenti di Salute Mentale modelli e percorsi per favorire l’attuazione del Budget di salute, quale strumento operativo di integrazione socio-sanitaria finalizzato alla definizione qualitativa e quantitativa delle risorse umane, economiche e professionali necessarie all’attivazione di Progetti Terapeutico Riabilitativi Personalizzati (PTRP), efficaci nel restituire centralità alla persona e ai suoi bisogni multidimensionali.
I PTRP saranno oggetto di erogazione sperimentale, sulla base di un modello innovativo, volto a migliorare i servizi ordinari, già erogati dai DSM, che il Programma intende integrare e migliorare.
- Chi realizzerà gli interventi
Le ASL potranno stipulare accordi di co-progettazione con gli Enti del Terzo Settore (ETS) che saranno coinvolti per identificare i bisogni da soddisfare, gli interventi necessari, le modalità di realizzazione degli stessi.
Se previsto dal Budget di salute le persone assistite in condizione di vulnerabilità economica potranno anche beneficiare, per il tramite degli ETS, di un contributo economico per il sostegno abitativo. Verranno coinvolti Esperti di Supporto tra Pari (ESP), che, opportunamente formati, svolgeranno attività di advocacy e di orientamento.
Maggiore copertura degli screening oncologici
- Cosa prevede l'area di intervento
L’area di intervento "Maggiore copertura degli screening oncologici", riferita in particolare ai tre programmi di screening organizzati - cancro mammella, collo dell'utero e colon-retto - mira ad ampliare la base delle persone che vi aderiscono, facendo emergere anche le persone che sfuggono all’invito da parte delle ASL e quelle che, pur invitate, non aderiscono.
La mancata adesione di coloro che ricevono l'invito da parte delle ASL è spesso legata sia a una scarsa propensione ad aderire a iniziative di prevenzione sanitaria (talora a causa di un basso livello di istruzione anche per le persone straniere residenti sulle quali agiscono determinanti socio-culturali sfavorevoli e la scarsa familiarità con iniziative di medicina preventiva), sia alla difficoltà a raggiungere i punti di screening per la distanza dall’abitazione o per la difficoltà dei collegamenti.
- Come verrà realizzata
E' prevista perciò un’azione di rafforzamento della capacità dei servizi di screening, volta ad ampliare l’offerta di punti di screening oncologici e allargare la platea di partecipanti, attraverso la modellizzazione di nuovi percorsi, la promozione di modalità comunicative efficaci ai fini di una maggiore adesione ai programmi e l’adeguamento delle competenze del personale.
- Chi contribuirà alla realizzazione
Tramite la collaborazione tra Enti del Terzo Settore, servizi sociali dei Comuni, personale sanitario e amministrativo di ASL verranno individuate metodologie e strumenti per l’integrazione e l’aggiornamento continuo delle liste anagrafiche degli inviti nonché per il miglioramento dell’organizzazione dei servizi di screening. Verranno anche utilizzate le analisi dei bisogni sviluppate per l’area Contrastare la povertà sanitaria.
Documenti utili:
🔗 Decreto Regione Campania n. 878 del 4 ottobre 2024
🔗 Delibera ASL Salerno n. 1721 del 13 ottobre 2024